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fabbrica
FE
Esperienza
SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE
TEATRO E CINEMA MILANO
ACCADEMIA RECITAZIONE
THE MEISNER TECHNIQUE ITALIA
METODO MIMICO
FLOW IN ACTION
ALLA RICERCA DELLE SORGENTI CREATIVE
con Alessandro Zatta
"Comincio a rilevare l’importanza essenziale ai fini dello sviluppo dell’individuo animale superiore dell’istinto dell’imitazione. Attraverso esso il piccolo imitando l’adulto, acquista il carattere definitivo della specie; le abitudini, le qualità. L’uomo partecipa di questo istinto di imitazione; tuttavia la sua attenzione non si limita agli individui della sua specie, ma va a tutto ciò che può considerare individuale che sia animato o inanimato […] l’imitazione puramente animale si esercita per ripetizione “membro a membro” di un atto o di una serie di atti e con il piccolo d’uomo ( e anche l’uomo maturo) che si eserciti all’imitazione di oggetti (animali, cose, fenomeni) si trova senza membri identici atti all’imitazione […] quasi senza accorgersene, e seguendo un istinto che chiamo “mimico” valica con tutta spontaneità questo limite d’impossibilità e continua ad imitare senza corrispondenza di membri identici [..] attribuendo ad alcune delle sue membra il ruolo di altre e dei più diversi aspetti degli oggetti considerati, realizzando, mediante nuove e del tutto astratte azioni e serie di azioni un nuovo tipo d’imitazione analogica che deve essere chiamata in un altro modo per il suo nuovo carattere. Dall'”imitare” si passa al “mimare”. Dalla pura e semplice ripetizione si passa ad una funzione che è nello stesso tempo interpretativa e creativa. Interpretativa perché non potendo riprodurre traduce, creativa perché la scelta degli atti espressivi non è meccanicamente automatica ma è affidata alla natura dell’individuo"
(Lettera al nipote Nicola, quaderno XVI, 29/8/66)
Flow in Action
è un lavoro dedicato a performer, attori, registi che si vogliono confrontare con il metodo Mimico elaborato da Orazio Costa e sui principi del Flow di Mihaly Csikszentmihalyi
METODO MIMICO
Il Metodo si fonda sull'organica tendenza dell'individuo a rispecchiare, con l'azione della propria persona, il mondo dei fenomeni che lo circonda, fino a possederne la molteplice variabilità e a riappropriarsi di una potenza di trasformazione capace di creare linguaggio e poesia. Il Metodo insegna a padroneggiare il naturale riflesso mimico per utilizzarlo nella creazione artistica e, con procedimento analogamente inverso, nell'interpretazione di un personaggio e di un testo drammatico.
Il metodo è concepito come un gioco, dove il verbo 'giocare' richiama il termine che molte lingue europee utilizzano per definire la recitazione (es. "to play" in inglese o "spielen" in tedesco, che significa sia giocare sia recitare) . Come un bambino che gioca, l'attore deve prendere molto sul serio gli esercizi,, riscoprendo quell'"istinto mimico" che, secondo Costa, nei bambini è ancora molto sviluppato, e che è la chiave di volta della recitazione.
ORAZIO COSTA
Il principale contributo di Costa nel campo della pedagogia teatrale e dell'insegnamento dell'arte drammatica è l'elaborazione del metodo mimico. Rifacendosi agli insegnamenti del suo maestro Jacques Copeau, concepì una serie di esercitazioni volte a sviluppare nell'attore la capacità di immedesimarsi, innanzitutto fisicamente, in ogni elemento naturale animato o inanimato. Lo scopo del metodo mimico è quello di sviluppare nell'attore una estrema duttilità psico-fisica, necessaria alla interpretazione di un personaggio.
Nella elaborazione di una sua metodologia di insegnamento, il contatto con Copeau, di cui fu allievo e assistente, fu fondamentale, condividendone l'idea di un teatro essenziale e senza orpelli, fondato sul «miracolo» della espressione teatrale. Per Costa l'evento essenziale della rappresentazione (e in senso lato dell'essere 'uomini' prima ancora che attori) scaturisce dal corpo, dalle sue potenzialità espressive che precedono la parola.
Studiano con Orazio Costa solo per citarne alcuni:
Maricla Boggio, Fabrizio Gifuni, Marcello Prayer, Andrea Camilleri, Luca Ronconi, Gabriele Lavia Pino Manzari
Marco Giorgetti Pietro Bartolini, Roberto Herlitzka, Pierfrancesco Favino, Luigi lo Cascio
Partecipanti: Massimo 12 - Minimo 7
“Often we feel a sense of transcendence, as if the
boundaries of the self had been expanded. The sailor
feels at one with the wind, the boat, and the sea; the
singer feels a mysterious sense of universal
harmony. In those moments the awareness of time
disappears, and hours seem to flash by without our
noticing.
This state of consciousness… comes as close as
anything can to what we call happiness…
That is flow.”
Mihaly Csikszentmihalyi
Ogni attore è un creatore, ma per essere creatori attivi bisogna conoscere
il panorama in cui ci si muove.
Il lavoro sarà finalizzato in un Rendering (montaggio scenico delle
Action Proposition
preparate dai performer in una struttura drammaturgica e scenica)
REQUISITI:
Tutti gli attori partecipanti devono portare
un pezzo a memoria che parli a discrezione
(in lingua inglese, spagnolo, italiano, francese, tedesco) di:
-Legame uomo-natura
-Scissione uomo-natura
-Dualismo
-Perdita di sè-disorientamento
-Ricerca spirituale
-Estasi
-Spleen
METODO MIMICO
Concetti base e introduzione alla mimesi
La mano e l'impulso
Direzione, Movimento, Ritmo
La vibrazione del colore
Colori e chakra
I 4 elementi
Esercizi mimetici all’aperto
Stati della Materia
Il singolo, il gruppo la moltitudine
Dalla mimesi al personaggio
Azione mimetica e suo sviluppo
FLOW
Riscaldamento e Potenziamento fisico
Lavoro coi bastoni
Dinamica e stati di Energia nel training
Ascolto attivo
Composizione dello Spazio
Sfere d’Attenzione
Partitura Vocale,Fisica,Interiore
Lavoro sul Personaggio:
L’azione invisibile
Partitura fisica
Azione/Reazione