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L'Atelier dell'Artista

con Irina Casali

A

oltre la soglia

Miti e misteri del
processo creativo

Il ciclo é dedicato all'intimità del processo creativo.

Un viaggio nel mistero della creatività.

Apriremo la porta per andare al limite del dicibile,

là dove la parola tace e l'opera accade.

La chiave saranno le Iettere, i diari, le confessioni

di artisti sul proprio lavoro.

Porgeremo loro alcune domande, attenti che non entri troppa luce. E poi staremo a guardare.

 

Baudelaire, Braque, Rilke,

Cézanne,  Kandinskij, Klee, Matisse, Moore, Van Gogh, Valéry, Von Hofmannsthal, Woolf 

 

 

ANCORA, PER SEMPRE. INFANZIA E DESTINO.

Nell'infanzia dell'artista si annida qualcosa da realizzare in futuro che riguarda il proprio segno personale da lasciare per sempre.

Il luogo dell'origine di ciascuno di noi è un nido da ricomporre, in cui ri-nascere dopo e, via via, sempre più definitivamente.

RITORNI IM/POSSIBILI

L'ordine perduto o "nostalgia dell'origine" è l'unità da compiere grazie al gesto artistico, per sua natura ricompositivo.

Dall'esilio dell'Eden e del significato alla ricostituzione del senso attraverso il processo simbolico.

 

PER MANO DEGLI DEI, SENZA SAPERLO

Qualcosa preme alla porta. Al di là dell'Io e della coscienza.

La scommessa sul divino apre al mistero e alla possibilità di senso al di là del logos. Dal conscio all'inconscio, la genesi del processo creativo.

 

FERITE DI LUCE, DISCESE ALL'OLIMPO

La ferita personale come chiave di accesso all'inconscio individuale e agli archetipi collettivi. L'arte che scende nel profondo cura la ferita dell'artista e gli squilibri del suo tempo.

 

 

 

L'ENIGMA E IL LINGUAGGIO DEGLI AMANTI

L'arte è un linguaggio simbolico che esprime ciò che non si può dire direttamente. Parla la lingua del mito.

Eros e Psiche, déi che presiedono alla creazione, mostrano la natura dell'opera d'arte come rituale iniziatico. Un processo con cui l'artista diviene ciò che é.

 

 

 

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"Si dovrebbe imparare a concentrarsi

in ciò che si fa, ad ascoltare la musica, a leggere un libro, a conversare con una persona, a guardare un panorama.

L'attività, in quel preciso momento, dev'essere la sola cosa che conti,

alla quale darsi completamente.

Se ci si concentra, importa poco

ciò che si fa; le cose importanti,

così come quelle poco importanti, assumono una nuova dimensione, perché hanno la nostra completa attenzione"

Erich Fromm, L'arte di amare

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